giovedì 28 aprile 2011

Sono senza internet

Miei mabastini non vi ho dimenticati e non ho finito i mabasta, ma purtroppo sono senza connessione internet! Spero di riaverla per la prossima settimana! Un mabasta tanto per a tutti!

venerdì 22 aprile 2011

I titoli ad effetto hanno tutti choc

Cari mabastini, questo è un post piccolo piccolo, un mabasta che mi vien su ogni volta che nelle testate giornalistiche online trovo articoli con sempre lo stesso titolo. La chiave del successo, secondo gli autori, sarebbe l'inserimento della parola choc. 
Oggi ben due in prima pagina su leggo:  le foto choc dell'autopsia di Michael Jackson in aula e il video choc dal sudafrica, mentre l'altro giorno c'era  Gwyneth paltrow choc, perchè ha detto che le piace bere e mangiare. Manifesti choc sul corriere, insulti choc alla Concia,  e su Repubblica di nuovo il video shock del sudafrica, ma almeno questa volta hanno avuto la decenza di scriverlo correttamente.
Sì perchè choc non significa certo scioccante, al massimo può essere un'abbreviazione inglese di chocolate, cioccolato. Ma in effetti forse il senso è proprio questo, perchè il lettore si deve ingurgitare tavolette intere di cioccolata per tirarsi su il morale dopo aver visto la qualità dei pezzi pubblicati. Dove sono finiti i giornalisti? Che fine ha fatto l'uso della lingua italiana? E i congiuntivi, quegli illustri sconosciuti? Titoli tutti uguali, pezzi in carta copiativa senza un minimo di personalità, di stile. Un giornalismo senz'anima che farebbe rivoltare nella tomba tanti nomi illustri, come Buzzati e Montanelli, che scrivevano da dio, indipendentemente da qualunque altro giudizio di merito su opinioni o schieramenti. Sono certa che se leggessero i quotidiani di oggi, cartacei od elettronici, ne avrebbero uno shock. Scusate, choc.

Habemus Papam: denunciati Moretti, Procacci e Fazio

Stiamo veramente rasentando la follia. Peggio, stiamo assistendo ad un tentativo di censura globale, di lavaggio del cervello, di controllo delle menti da parte di Stato e Chiesa.
Non c'è giorno che passi senza che qualcuno venga attaccato, denunciato, imbavagliato per quello che dice o fa. L'intolleranza si spande a macchia d'olio insieme all'esasperazione crescente della gente che si sente soffocare da una crisi economica e sociale da cui non si riesce ad uscire, nè vivi nè morti.
Non c'è spazio per le nuove voci, per i giovani o per quelli che sono già conosciuti ma hanno voglia di dire cose diverse, che urtano le vette del potere  e dell'arroganza.
Habemus Papam ne è l'ultimo esempio in ordine temporale. 
Il film di Nanni Moretti ha ricevuto tentativi di boicottaggio ancor prima di uscire nei cinema, con ripetuti inviti da parte di esponenti del clero e delle comunità cattoliche a non andare a vederlo, a distruggerlo al botteghino perchè ignobile ed offensivo. 
Tutto perchè nella storia il Papa appena eletto ha una crisi di coscienza, non sa se sarà in grado di affrontare al meglio una simile responsabilità e pensa di dimettersi. Per questo il sito cattolico Pontifex ha denunciato Moretti ed il produttore Procacci, per offesa all'onore ed al prestigio del Papa. Sostengono che indirettamente la grottesca figura del Santo Padre voglia colpire Ratzinger, e quindi si tratta di reato secondo l'articolo 278 del codice penale e del numero 8 dei patti lateranensi. Inoltre anche Fabio Fazio fa parte del gruppetto che dovrà rispondere al giudice del tribunale di Bari, in quanto ha ospitato Moretti a Che Tempo che Fa senza contraddittorio, senza permettere cioè a chi è contro il film di dire la sua.
Ora, questi sono i fatti, e qui scatta il Mabasta!
E' solo un film, e comunque pare neanche tanto bello. 
Possibile che faccia tanta paura? E soprattutto, paura di cosa? Che la gente si renda conta che il Papa non è l'unto del Signore ma un uomo come gli altri? Sveglia, non siamo più nel medioevo, lo sappiamo già da qualche secolo! E che la Chiesa non sia un covo di santi anche. Vogliamo così, tanto per farci due risa, accennare alle storie di pedofilia? Forse è di quello che dovrebbero preoccuparsi e non di un film. 
Intanto la fede delle persone si sgretola come i castelli di sabbia, chissà perchè.

giovedì 21 aprile 2011

Pass invalidi ai calciatori del Bologna, ma bravi furboni

Marco Di Vaio, capitano del Bologna, è stato ascoltato oggi in procura sulla vicenda dei pass per invalidi collegati alle macchine di 8 calciatori della sua squadra. Ed ha detto ai giornalisti che secondo lui la storia si sgonfierà presto, perchè ci sono problemi molto più gravi di quello.
Il problema, caro Marco, è che grazie alla sfiga di una impiegata del Bologna, realmente disabile, hai potuto vagabondare per le strade delle città a traffico limitato, parcheggiare dove cavolo volevi e godertela alla faccia degli automobilisti comuni. Tu ed altri 7 come te.
La vicenda riguarda l'assegnazione di un permesso per disabili collegato ad 8 targhe appartenenti alle auto dei giocatori. Ogni disabile può richiedere fino a 10 targhe, perchè può essere così accompagnato da diverse auto. La signora Marilena Molinari, che lavora per la squadra, le  ha richieste per i calciatori, così, per accompagnarli a fare compere, per andare a prendere la raccomandata, per vedere quanti milioni ci sono sul loro conto in banca. Questa santa donna, dicono gli atleti furboni, li aiuta a trovare casa in affitto, a sistemarsi appena arrivano in città come neo acquisti della squadra, insomma fa loro da balia a quattro ruote. Ed è così premurosa da garantir loro quel piccolo beneficio del pass handicappati, che pare una sciocchezza, ma è una truffa.
La società che li rilascia è già nei guai perchè si è scoperto che vendeva i pass a 250 euro, a chiunque li richiedesse! Ah bravi. Ma si sa, l'Italia è il paese dei falsi invalidi, ogni giorno c'è qualcuno che se ne inventa una per sgraffignare pensioni, aiuti e quant'altro. In questo caso la circolazione a babbo nella zona T di Bologna.
Per il momento i calciatori non sono indagati, ma se dovesse emergere che in realtà si tratta di una sorta di benefit aziendale verranno inquisiti. Così, se la giustizia li prenderà a mazzate nelle ginocchia magari disabili lo diventano per davvero.

Tirami un altro bidone e ti tiro un pattone

Ma porca di quella miseria, ma possibile che al giorno d'oggi tutti facciano quello che vogliono e se ne freghino altamente degli altri? Io sono stufa, ma così stufa che mi viene, casualmente, da dire Mabasta. 
Non che in questo caso sia una cosa gravissima, ma sono gli intoppi di una quotidianità malata che mi fanno volteggiare le balle come aquiloni durante Katrina!  
Insomma, il 13 Aprile ho preso un appuntamento per parlare di lavoro con una persona, ore 15 da lei. Ore 15 mi presento, suono e risuono ma non risponde nessuno. Chiamo al telefono la tira sole e mi racconta quella dell'uva, la rava e la fava, che le hanno estratto 34 denti, che è gonfia come un dirigibile e che è corsa al pronto soccorso. Ok dico io, ci può stare che hai le cavità dentali come le grotte di Toirano, ma almeno avvisa. "Scusa scusa, ti chiamo stasera per prendere un altro appuntamento." E niente, il telefono non squilla. Il giorno dopo allora chiamo io, e fisso l'incontro per oggi: stesso posto, stessa ora. E stesso pacco!
Arrivo là e non c'è nessuno, il nulla, nada. Che palle dico io. MaBasta!
Ma non puoi avvisare che ti vuoi fare una riga di cazzi tuoi e di vedere me non ce n'hai per le palle? Mica mi offendo. Ti mando a cagare ma non mi offendo. 
Insomma sono seccata, non so se si è capito. Il problema è che o mi rivolgo a lei o niente, quindi mi irrito ancora di più.
Ormai la maggior parte delle persone è così, totalmente irrispettosa ed inaffidabile. I poveri imbecilli che fanno quello che dicono e si comportano seriamente si stanno riducendo al lumicino, e poi ci lamentiamo che l'Italia va a bagno. Sfido io, siamo i primi a non curarci delle nostre stesse vite, figurarci del paese intero.
Bah!

mercoledì 20 aprile 2011

Aggiornamento porno in 3d: è record di incassi

Mabastini, ci voleva poco per immaginarlo. 
Vi ricordate che vi ho parlato di Sex and Zen 3d, il film porno tridimensionale cinese? Bene, è uscito nelle sale, e ad Honk Hong ha battuto il record di incassi di Avatar! 255mila euro il primo giorno contro i 235 mila del film di Cameron. Il totale della prima settimana è stato di 1,53 milioni di euro, più altri 420 mila a Taiwan. Non male per tette e culi giganti che sono stati girati con un badget di 300mila dollari. Un guadagnino niente male per il regista Shiu. Il capolavoro 3d è programmato in 73 sale, e arriverà in Italia il 12 maggio. Tutti pronti quindi ad inforcare gli occhialini, pop corn e l'immancabile preservativo per gustarvi un po' di carne fresca, anche se alla fine pare che scene di sesso esplicite, tipiche dei pornazzi di bassa leva, non ce ne siano. Una cosetta soft insomma, con dei bei primi piani che bucano lo schermo. Ah gnoccccaaaaa

Ritrovato il disegno perduto di Leonardo Da Vinci

Io penso che se viene ritrovato un disegno originale di Leonardo da Vinci, una pagina strappata dal Codice Atlantico, la notizia deve fare il giro del mondo. Invece no. 
E' passata in sordina, come se fosse stata accertata l'autenticità dei disegni di paperino che facevo io a quattro anni. Sì, questo papero è decisamente della jele, ma chi se ne frega. Però un sì, questo disegno è effettivamente di Leonardo Da Vinci, dovrebbe scatenare reazioni entusiastiche. Lo ripeto, invece no. La notizia è proprio questa: dopo anni di studi, ricerche, analisi sui pigmenti, le abrasioni, i contorni del foglio e decine di perizie è stato annunciato che la pagina mancante del Codice Atlantico è stata ritrovata. 
Il Codice è la più ampia raccolta di disegni e scritti di Leonardo, assemblata alla fine del 500 dallo scultore Pompeo Leoni, che li strappò da vari taccuini del maestro. E' composto da 1119 carte conservate al Museo Ambrosiano di Milano. Durante le fasi di restauro del libro si scoprì che mancava un disegno, le cui tracce di colla erano però ancora visibili. Grazie a queste tracce è stato possibile ricondurre un disegno, appartenente a privati, a quello scomparso. Ma nonostante l'evidenza ben documentata i critici mondiali hanno tirato il freno a mano mettendo travi fra le ruote dei proprietari che volevano veder riconosciuto il loro disegno come originale. La vicenda era stata complicata soprattutto dal fatto che diversi anni fa la casa d'aste Christie's aveva venduto ad un americano, attraverso un'asta, un disegno identificato con quello del codice atlantico. L'opera era stata certificata e pertanto, ufficialmente, era stata posta la parola fine al giallo leonardesco. Immaginatevi come sarà stato contento chi ha comprato quel foglio di scoprire che ha preso una sonora sola. Così per molti anni non è stato possibile riportare alla luce l'originale. Ma ora, dopo tante battaglie contro la burocrazia più ostinata, il Leonardo ha ritrovato il suo giusto posto all'interno del Codice Atlantico. Metaforicamente si intende, è ben custodito in un cavò spaziale da far impallidire di invidia Paperon de Paperoni.
La notizia è stata data da Repubblica lo scorso Dicembre, e La7 ne ha fatto un piccolo pezzo lo scorso marzo. Ma visto che io conosco il fortunato proprietario gli ho promesso di mettere la notizia anche qui sul blog, tanto per farla circolare un po' in rete. Perciò se vi piace l'arte, e amate Leonardo, condividete. 



La chiesa contro Lady Gaga

Paws up little monsters direbbe Lady Gaga, su le zampe piccoli mostri, ma questa volta per protestare contro l'ennesima intromissione della Chiesa cattolica nella laicità del nostro stato.
 Come saprete domani a Firenze ci sarà lo spettacolo di MTV per l'assegnazione dei TRL Awards 2011, in piazza Santa Croce. 
L'organizzazione voleva montare un maxi schermo davanti alla Basilica per proiettare i video dei cantanti in gara, tra cui la Gaga. Ed ecco che la Chiesa dice no, no no, noi la Gaga che è blasfema e zozzona non la vogliamo proiettata con lo sfondo della nostra bella chiesa, e chi se ne frega se vincerà, di qui non si passa. Ci si sono messi anche due esponenti politici del Pdl locale,  Toccafondi e Totaro, a dar manforte a Padre Antonio, priore della Basilica, definendo l’iniziativa blasfema. Non si può far vedere certa roba in settimana santa, suvvia! 
Non si può mandare in onda una canzone che parla di uguaglianza, di rispetto per tutti, che invita ad essere sempre se stessi nonostante tutto, perchè ciascun essere umano è meraviglioso ed unico così come è nato. Non sono valori cristiani questi. O forse sì? Eppure ero convinta che un certo Gesù parlasse proprio di queste cose, ma forse mi sbaglio. 
Quindi niente Lady Gaga, che comunque se ne frega e sta per far uscire il suo nuovo video Judas. Inutile dire le critiche più spesse delle cascate vittoria che sono piovute su di lei da parte della Chiesa. 
Boicottaggio sembra essere la parola chiave di questi giorni, come per il film Habemus Papam di Moretti. Non andate al cinema a vederlo, per carità, che altrimenti andate all'inferno. 
Ma sinceramente, se tanto ci devo andare perchè non sono una santa, ci vado ballando.
Paws up!
Guardate il video sopportando la pubblicità

venerdì 15 aprile 2011

La serietà professionale è una chimera

Mabasta, lo dico subito così mi tolgo il pensiero. 
E che succede stavolta direte voi? Niente di straordinario a dire la verità, solo l'ennesimo comportamento poco professionale che mi tocca in prima persona e mi fa girare le balle. Qui a Genova, miei cari mabastini, c'è una libreria esoterica che a me piace molto, con alcuni testi particolari che non si trovano altrove. Ho fatto amicizia qualche anno fa col proprietario, che è un tipo piuttosto strano, dal carattere complesso, uno di quelli insomma che o ti stanno simpatici da subito o gli spaccheresti la faccia ogni volta che aprono bocca, A me sta simpatico, o meglio, stava. Il personaggio in questione, dopo aver letto (e venduto) il mio libro julian ai confini tra terra e cielo, e letto in anteprima  il secondo ancora in cerca di editore, ha deciso di commissionarmi un testo per la sua libreria. Argomento: vampiri. Sembra infatti che in questo momento, sulla scia della saga di twilight, molta gente si presenti da lui chiedendo libri sui vampiri, ma la produzione al riguardo è piuttosto scarsa. Così mi ha chiesto di scrivere qualcosa a riguardo, e io ho accettato. Penso che mi farò tatuare sul culo la frase Verba volant scripta manent, perchè oggi sono passata in libreria e lui, bello bello, con quel suo tono che irrita i più, indica l'espositore delle novità e dice: "l'ho già fatto!" "Fatto cosa?" chiedo io non capendo. "Eccolo lì" il libro sui vampiri. Ha chiesto a qualcun altro di farlo, mentre io lavoravo per lui dall'altra parte. Un assemblamento rapido di notizie senza novità. Va bene che è robetta fatta in casa se va bene con la stampante laser, e non un'edizione limitata in pelle di chiappa di bambino vampirizzato, però mi sono seccata lo stesso e gli ho detto: "Ma scusa non l'avevi commissionato a me?" La risposta è stata: "E basta col tuo io gigante, sempre io, io, io..." A quel punto avrei voluto avere sotto mano la vanga dell' orto per piallargli la faccia, nonchè la motosega per fargli saltare quel pendaglio di insulsa virilità. "Eh va bè, mica deve essercene per forza soltanto uno, ci sarà quello ed anche il tuo!" Ma smettila, mabasta. Certo che non pretendevo l'esclusiva, non è questo il punto. Il punto è che avrebbe anche potuto dirmelo, così non avrei sprecato tempo a scrivere per lui. Avrei potuto coordinarmi con l'altro autore per evitare di fare cose uguali, oppure avrei potuto decidere di mandarlo a cagare e farmi i fatti miei. E' il principio, lo ripeto. Dov'è la serietà oggi giorno? C'è ancora qualcuno che quando dice una cosa la fa, la fa per bene, senza metterlo nel culo agli altri? Inoltre chi ha scritto il prossimo best seller sui succhia sangue ha usato per la sua copertina quella ufficiale del gioco Vampires, the masquerade, battendosene altamente le balle di pagare il copywright. Penso che per sbaglio invierò una email alla ditta produttrice Nihilistic Software facendogli notare l'uso commerciale non autorizzato delle loro immagini.
Avrei dovuto scrivere anche un libro sui licantropi, per quanto mi riguarda spero che gli unici ululati che sentirà siano i suoi mentre sta brasato sulla tazza con la colite spastica.
Io sono davvero stufa e demoralizzata. Soprattutto perchè cerco con tutte le forze di trovare il modo di farmi apprezzare come scrittrice. Sembra che però non sia cosa semplice, che non gliene freghi niente a nessuno.
Cari mabastini, meno male che ci siete voi!

mercoledì 13 aprile 2011

Atti di ordinario razzismo

Cari amici, ringrazio uno dei lettori di mabasta per questa segnalazione. 
Oggi sulla linea dell'autobus 18, alla fermata di Genova Piazza Martinez, una giovane sud americana è salita dalla porta centrale invece che da quelle apposite davanti o dietro. Ha distrattamente scontrato un signore anziano e a quel punto è scattata l'ordinaria follia, o meglio, l'ordinario razzismo. Il vecchietto ha cominciato a urlare come un ossesso, con la vena che gli pulsava nel collo, gridando contro la maleducazione, l'impertinenza e le regole da rispettare. Insomma, non si sale dal centro e per sottolineare il concetto ha mollato uno schiaffone in faccia alla ragazza. Dopo il primo attimo di smarrimento l'extracomunitaria ha reagito, inveendo contro il pazzo, e a quel punto si è intromessa anche la figlia di mani che bruciano, che si è parata di fronte alla straniera con la mano alzata, pronta a mollarle un'altra pizza. 
A quel punto chi assisteva impietrito alla scena è intervenuto a calmare le acque, con la ragazza in lacrime che piangeva perchè nessuno l'aveva difesa prima e perchè si era beccata uno schiaffo solo per il fatto di non essere italiana. Possiamo darle torto? Possiamo attribuire all'Alzheimer soltanto la reazione del vecchio? E la figlia allora, che voleva finire quello che il padre aveva iniziato? Se fosse stata italiana l'avrebbero picchiata lo stesso? Penso di no. E il fatto che sia salita dal centro era solo un pretesto per far esplodere la pentola a pressione di odio e rancore che covava nel petto di quella gente marcia, anche perchè, onestamente, alzi la mano chi non è mai saltato a bordo di un autobus dalle porte di discesa, soprattutto quando è pieno come un uovo? Razzismo, è solo questo. Intolleranza, esasperazione per condizioni di vita difficili per tutti. Ma non è una giustificazione. In fondo alla ragazza sudamericana è andata quasi bene, visto che in questi giorni a Genova si mettono le bombe nei centri accoglienza. Per fortuna ancora vuoti. 
Forse il problema immigrazione avrebbe bisogno di essere gestito diversamente, perchè la gente non ne può più.
Mabasta quindi, per i razzisti e per il malgoverno.

lunedì 11 aprile 2011

Il porno in 3d nei cinema cinesi

Paghereste 12 euro alla Fiumara per inforcare gli occhialini 3d e vedere arrivare verso di voi un belino gigante? O una super patata correre per la sala tra svolazzamento di peluria? 
Io rabbrividisco al solo pensiero, eppure in Cina non sono della stessa idea, tanto che il produttore e regista Stephen maiale Shui ha girato un bel porno in 3D! Sì, avete capito bene, un film porno in 3D. Si chiama Sex and Zen: Extreme Ecstasy ed è la storia delle orge che si tenevano regolarmente alla corte dei Ming. Una tramona insomma. Si avrà addirittura l'impressione di stare a bordo letto, tra spruzzi di sudore e di altre cose che è meglio non dire. Che siete lì che vi state mangiando i pop corn e splat, sta roba che vi si lancia addosso, per poi svanire, fortunatamente, alle vostre spalle. Ed immaginate le inquadrature strette mentre sorseggiate la vostra bibitona, con una bocca gigante che si protende verso la cannuccia e finisce su una salsiccia di 1 metro! 
Lo devo dire? MaBasta dai!
E visto che la Cina ci va pesante di censura i tour operator si sono già attivati per organizzare pacchetti volo, albergo e film ad Honk Hong o Taiwan, per garantire una visione integrale del capolavoro agli estimatori del genere. 
Ma voi spendereste magari 500 euro per volare in un altro paese a vedere un pornazzo? Mi sembra follia pura. Perchè comunque, per quanto bello ed avvincente possa essere, per quanto in 3D, sempre di sesso si tratta. Sempre la solita zuppa riscaldata.

Il bikini cerotto è la morte dell'estate

Anche quest'anno è successo: la prova costume. Nel camerino del Decathlon ho provato un simpatico bikini, che stranamente non aveva una fantasia da bagascia e quindi mi piaceva. L'urlo strozzato che mi è sfuggito dalla gola quando mi sono guardata allo specchio ha sverniciato il negozio e rovesciato diversi scaffali. 
Una stringa da scarpe si dimenava per coprire le mie pudenda, che allegre e cicciose sbalzellavano di qua e di là. Come faccio a coprirmi le tette con un hansamed? Non sono fresata, due robine da nascondere ce l'ho, ma con quel bikini, allacciato con il filo interdentale, è impossibile. Il pezzo di sotto mi stava come un kleenex ripiegato, quello che ti porti in tasca nel bagno dell'autogrill in caso fosse finita la carta igienica. Una vita così bassa da sembrare un calzino. Una scosciatura talmente alta che mi parevan due spalline anni 80! Insomma un disastro. Mi sono girata un attimo per vedere l'effetto sulle chiappe e un conato di vomito mi ha colto violentemente, mentre osservavo i segni della ritenzione idrica grossi come l'onda che si ritira prima dello tsunami. Che schifo. Ma per chi li fanno quei costumi? Che possono andar bene solo alla Signora Minù quando si trasforma? Che la Puffetta un poco si vergogna ad indossarli? Che se per sfiga ti passa accanto un collezionista di francobolli ti rivolta come una calza per vedere dove hai il timbro? Ma soprattutto, perchè? E poi ci lamentiamo che gli uomini non ci guardano più come una volta: ma ci credo, siamo dei cofani agghindati con nastro da pacchi! Che se per sbaglio ci si addormenta un attimo a gambe larghe sotto il sole ci si ustiona il monte di Venere! 
Come se l'Italia fosse piena di donne che pesano 40 chili non cagate, con due grammi di pelle attaccata alle ossa e basta. Ma ci siamo guardati un attimo intorno? 
Niente da fare, non ci sono alternative, i bikini sono quelli, dappertutto. E allora prepariamoci alla bruciatura forzata della retina in spiaggia, quando l'occhio cadrà su una balena spiaggiata col culo a fiori e i fiordi finlandesi nelle cosce. O su una giovane prosperosa che lancerà le poppe al vento ogni volta che si chinerà a togliersi i granelli di sabbia incastrati nel mignolo. Ed anche in una come me, che non è più di primo pelo e ha quattro salvagenti naturali intorno alla vita e un paio rinforzati sottochiappa. Tutte a star lì a ravanarsi nelle mutande per cercare di tenerle al di fuori della riga di culo, che se ti si brucia poi c'è da piangere, e a fare i tuffi come le mongoloidi, con le mani sul reggiseno perchè se per caso arriva l'onda parte l'ovazione del maschio di turno. 
Insomma, sapete cosa farò io? Andrò a prendere il sole in giardino, su in campagna, col costume ascellare della nonna, e vaffanculo!

Dietologi contro nutrizionisti: lo strapotere di casta

Questo è il momento dell'anno in cui, prima o poi, si passa davanti allo specchio per analizzare dove si sono piazzati esattamente i residui dei bagordi invernali. C'è chi grida per la cellulite, chi per la chiappe a comodone e chi per la pancia a mongolfiera. 
Lo sanno benissimo i dietologi italiani che hanno pensato di giocare un colpo basso ai concorrenti biologi nutrizionisti proprio nei mesi di maggiore richiesta. Ma diciamo che più che un colpo basso è stata una vera mazzata nelle...ginocchia, una di quelle che ti stende e ti rovina. 
Ah il potere. Quanto può? E che sapore dà usarlo? E' bastato un comunicato stampa, diffuso presso tutti i maggiori organi di diffamazione, volevo dire informazione, per gettare discredito sui nutrizionisti. Il Corriere della sera ha pubblicato un articolo in cui si dice chiaramente che i nutrizionisti sono pericolosi, non sufficientemente specializzati, che sbagliano molto facilmente nel dare diete sbilanciate che generano scompensi e problematiche varie nelle persone che si rivolgono a loro. Viene citata una sentenza del tribunale di Roma che respinge la causa per diffamazione dell'ordine Nazionale dei biologi, in cui si dice che solo i medici possono prescrivere diete. 
Esclusività quindi. E fine dei giochi.
Peccato però che questa sentenza sia un abuso.
Un abuso basato sull'interpretazione di una singola parola: prescrizione.
Il biologo nutrizionista, secondo la sentenza, non può prescrivere, ma solo suggerire, elaborare e descrivere una dieta.
Eppure il Consilgio di Stato ha affermato con la sentenza 6394/05 che "le competenze del biologo in campo nutrizionale afferiscono ad una serie di atti ed attività fra le quali: la prescrizione di diete, sia in funzione dei fabbisogni nutritivi sia in funzione delle intolleranze alimentari; l'elaborazione di diete destinate sia a soggetti sani sia a soggetti cui è stata diagnosticata una patologia; la prescrizione, o anche, il semplice consiglio o indicazione di integratori / supplementi alimentari ed altri prodotti dietetici di libera vendita".
Un giudice può esprimersi contro il parere del Consiglio di Stato? A me non risulta, almeno non secondo la legge. Eppure.
I biologi hanno anche richiesto un ulteriore parere al Consiglio Superiore di Sanità (ordine tecnico il cui giudizio è insindacabile), che ha ribadito il concetto espresso dal Consiglio di Stato, aggiungendo solo l'ovvia necessità di preventive analisi mediche per soggetti affetti da patologie. 
Quindi come può il Tribunale di Roma sostenere che siano solo i medici a poter prescrivere diete e dare consigli nutrizionali? E le decine di migliaia di biologi nutrizionisti sparsi per l'Italia cosa dovrebbero fare? Mangiare per la disperazione fino a scoppiare di grasso? 
E sarà mica un caso che una sentenza di cui, onestamente, frega solo ai diretti interessati, sia stata rimbalzata sui giornali proprio in periodo di crisi da senso di colpa pre-estivo? O forse sarà che la casta medica ha usato il suo strapotere per schiacciare una categoria emergente di concorrenti che aiutano la persone a rimettersi in forma senza i prezzi folli delle visite ambulatoriali, che ti fanno iniziare la dieta dal momento in cui perdi dieci chili staccando l'assegno del loro onorario?
Il pesce grande mangia ancora una volta il piccolo, ma non per dimagrire, per ingrassare.
Mabasta!

venerdì 8 aprile 2011

Il mondo in cui Ruby è una star

Da bagascia a Vip, niente male per Ruby rubacuori.
Dopo aver sollevato il coperchio del vaso di Pandora berlusconiano la bambola di Arcore diventa una Very Important People. E così passa dal bunga bunga alle discoteche, le feste, i saloni del ballo delle debuttanti viennese e tra poco parteciperà al Grande Fratello VIp inglese. La notizia l'ha data il Daily Star, che ha messo subito Ruby tra le favorite per la vittoria, perchè è bella, controversa, e ha provocato uno scandalo. Tutte le condizioni ideali quindi per un vero successo.
Posso dire Mabasta?
Insomma siamo sicuri di volere un mondo in cui la troia del presidente del consiglio italiano diventa una star? Dove si premia chi sa mettere la propria patata nelle mani giuste? Dove la vergogna del nostro paese diventerà il divertimento di un altro?
E cosa farà la Rubacuori al GF inglese? Racconterà nel confessionale i dettagli delle serate con Silvio? Di quella volta là che, o di quella ancora quando...? E giù vergogna ed ignominia.
Praticamente un zoccolone sta diventando l' italiana più richiesta all'estero, aaah che onore che ci fa.
Tra l'altro il parterre vip del Gf d'oltremanica sarà condito con la presenza del matto Charlie Sheen, che tra disintossicazione, fischi a teatro e querele passa il momento più alto della sua carriera di attore, e la mummia egizia  Mohammed Al Fayed, l'ex proprietario di Harrods e suocero mancato di lady Diana, che ha la veneranda età di 78 anni. Ma dai! Gli altri partecipanti non ho la più pallida idea di chi siano perciò non perdo tempo ad elencarveli!
E così, mi raccomando, tutti incollati alla rete a scaricare le puntate del Gf per vedere finalmente Ruby in video, visto che dei video di Arcore non se n'è visto un secondo.
E che vinca la Bunga Bunga babe!

La Russa va alla partita col volo di stato, Cameron in vacanza con Ryanair

Il ministro col traforo tra i denti, La Russa, ha preso un volo di Stato per andare da Roma a Milano a vedere la partita di Champions League Inter-Schalke 04. A parte il fatto che i neroazzurri hanno preso una bacata da paura rovinando la serata al povero Ignazio, quello che fa girare a bandoliera le balle sono i costi che noi dobbiamo sopportare per far fare i nababbi a quella massa di delinquenti che abbiamo in Parlamento. Chi lo paga il volo di stato? Noi, con le nostre tasse. "Non potevo fare diversamente" ha detto il ministro "per questioni di sicurezza!" Ma chi ti caga dico io! Vorrei dire a La Russa quello che lui ha detto a Fini in aula, prendendosi solo un richiamo: ma Vaffanculo.  
Che vergogna. E la voglia di andarsi a nascondere è ancora più grande quando le notizie internazionali ci raccontano che Mercoledi il Premier britannico David Cameron è andato in vacanza a Granada con la moglie usando un volo low cost di Ryanair. Tariffa 50 sterline circa a testa. E se tanto mi da tanto se lo sono pagati con lo stipendio e non con la cassa pubblica, che comunque è la stessa cosa, ma il gesto diverso. Inoltre, nonostante la indubbia ricchezza, la coppia ha alloggiato in un albergo a 3 stelle a conduzione familiare. Per lui evidentemente problemi di sicurezza non ce ne sono. 
Se proprio bisogna accoppare un politico rischia sicuramente di più La Russa, e in fondo, nonostante l'ovvia battuta, per quanto sono stufi gli italiani di tutte queste schifezze, non avrebbe tutti i torti ad aver paura.
MaBasta!

giovedì 7 aprile 2011

Finlandia e Germania in fuga dalla Chiesa

Parlare di religione non era certo intenzione di questo blog, ma ultimamente le notizie che riguardano la fede o la chiesa sono talmente tante che è impossibile ignorarle e non dire mabasta! 
Questa volta voglio raccontarvi dei nostri amici finlandesi e tedeschi, che hanno sparato in massa un calcio in culo alla chiesa. I primi sono stati i Finlandesi, per protesta contro uno spot pubblicitario omofobo creato da sei organizzazioni Luterane. Già dopo la prima messa in onda in televisione 500 persone si sono ritirate dalla chiesa Luterana, e così per alcuni giorni, a centinaia. Invece è di oggi la notizia che in Germania 180.000 persone hanno abbandonato la Chiesa cattolica a causa dei casi di pedofilia e abusi sessuali da parte dei preti. Si parla di sbattezzo, anche se non sono nemmeno certa che questo termine sia corretto. Come si fa a sbattezzarsi? Infatti leggendo oltre i titoli sensazionalistici si scopre che i tedeschi non hanno pagato la tassa di finanziamento al clero, un po' come il nostro 8x1000. Niente più sostegno economico alla Chiesa quindi, niente a che fare con la propria fede. E' sfiducia nell'istituzione, sdegno e schifo più che altro. Ma d'altra parte come biasimarli? Anzi, bisognerebbe applaudirli, perchè noi siamo soggiogati da Roma e dall'alone di terrore che ancora alita sulla testa della gente. Ne sono un esempio perfetto alcuni commenti che sono arrivati al post di Gesù gay come se la notizia me la fossi inventata io. Un moto dell'animo che ha travolto tutto e tutti. Perchè la religione smuove chiunque, chi crede e chi no. Tutti sventolano una bandiera che vorrebbero attorcigliare intorno al collo di chi la pensa diversamente, e stringere, stringere. La chiesa si cura troppo poco delle anime e la gente si è stufata. Perchè nell'intimo sappiamo tutti che c'è qualcosa che non torna, che non ci viene detto. Qualcosa che non ha niente a che fare col peccato, la penitenza, l'umiliazione. E così lo spirito si ribella per la libertà, per l'uguaglianza, per il rispetto, e così facendo segue inconsciamente le parole del Vangelo, e anche del Corano o della Baghavad Gita, o di qualunque altro testo sacro. Ama il prossimo tuo come te stesso. Senza imposizioni, con il potere di scegliere di mandare a quel paese chi predica bene ma fa più schifo di tutti noi messi insieme, un giorno saremo liberi.

martedì 5 aprile 2011

Scoperta archeologica in Giordania, Gesù era gay!

L'ultima novità su Gesù! Dopo avervi raccontato la teoria secondo cui Gesù era figlio di un alieno adesso vi parlo di quella secondo cui era gay. Questa volta però non lo dicono i seguaci ufologici sparsi in rete, ma dei libri  rilegati ad anelli, grossi come carte di credito, decorati con disegni e scritti 2000 anni fa da altri seguaci, quelli di Cristo.  
I libri, circa 70, sono stati trovati per caso da un beduino in una grotta in Giordania, dopo che un alluvione aveva fatto crollare una parete rivelando delle nicchie segnate con la Menorah, il candelabro ebraico simbolo della religione. I libri sono stati portati, più o meno lecitamente, in Israele e la loro scoperta è venuta alla ribalta della cronaca solo ora, dal 2007, perchè la Giordania si sta battendo ferocemente per riaverli. Sarebbero infatti la prima testimonianza scritta della vita di Gesù. Sono scritti in antico ebraico, ma per lo più in codice. Nelle pagine ci sono anche ritratti di Cristo e racconti su di lui. 
La notizia che farà gridare allo scandalo, alla menzogna, all'imbroglio da parte dei cattolici oltranzisti è che Gesù sarebbe stato gay, o quantomeno apertamente bisessuale. I discepoli erano come un circolo di omosessuali alla luce del sole, cosa assolutamente vietata dalla religione ebraica. All'interno dei libri c'è una parabola che parla di due giovani la cui anima era indissolubilmente legata, come i loro cuori e le loro vite. Pare anche che Giuseppe non fosse molto d'accordo con questa apertura mentale e si racconta di una lite furibonda fatta con Gesù per la sua poca virilità. La Madonna aveva un ruolo molto forte nella vita del figlio, che tornava spesso a a casa per passare tempo con  lei. 
Per il resto tutto è confermato: il messaggio di Gesù, la sua morte in croce per la salvezza di tutti noi. C'è addirittura un disegno che rappresenta la crocifissione con dettagli che combaciano perfettamente con le ricostruzioni storiche. Insomma, lo studio di questi libri sembra essere più importante di quello sui rotoli del mar morto, perchè sono di pochi anni successivi alla morte di Cristo. Sarebbe la più grande scoperta archeologica della storia del Cristianesimo. Gay o non gay. Alieno o non alieno.
Io comunque lo ribadisco: chi se ne frega. Per me poteva anche essere verde con due teste, rimane sempre Gesù, col suo messaggio d'amore.

lunedì 4 aprile 2011

Obama si ricandida, quale Nobel gli daranno questa volta?

Barack Obama si ricandida alla presidenza degli Stati Uniti, per le elezioni del 2012. 
Cari Mabastini siete contenti o non ve ne frega niente? Oppure, che ne so, vi viene voglia di dire mabasta? No perchè si parla già di cifre da capogiro: un miliardo di dollari per mettere su una campagna mediatica che faccia il lavaggio del cervello a tutti gli americani che hanno perso la fiducia nel finto profeta del cambiamento. Quante belle parole pronunciate al vento, quanti pochi i risultati davvero ottenuti. Le bugie elettorali, si sa, hanno le gambe corte. E così Guantanamo è ancora aperto, i soldati sono ancora in Afghanistan e in Iraq, la politica è sempre clientelare e sprecona, quindi cosa è cambiato? Il Nobel per la pace sulla fiducia è anche entrato in guerra contro la Libia, e vergognandosene come un ladro non ha nemmeno avuto il coraggio di dirlo al suo popolo subito, ha aspettato giorni. Ma dai! Per non parlare della sua debole posizione sulle politiche energetiche e di come ha gestito la vicenda BP, la piattaforma petrolifera infernale. Barack come tutti non vuole mollare la cadrega, la posizione da cui può giocare con il mondo. Ma il mondo si è stufato di essere burattinato. Nel 2010 ha preso una bacata allucinante alle amministrative, chissà come mai.
I profeti in politica non esistono, quelli capaci di fare miracoli devono ancora nascere, quelli che pensano alla gente e non al proprio portafoglio sono una chimera. Il Cambiamento di Obama è stata una bufala colossale, ma chi un pochino si era interessato alla sua elezione lo aveva già capito. Posizioni inarrivabili, balle galattiche per impressionare una nazione al collasso. E adesso che al collasso c'è quasi tutto il mondo a cosa punta il Baraccone? Quali giostre spettacolari metterà in moto? Calcinculo o labirinto degli specchietti per le allodole? "It begins with us" è il nuovo motto elettorale: lo si può tradurre con tutto incomincia da noi. Sarà. Intanto mi domando quale premio Nobel vincerà quest'anno: vista la riforma sanitaria, che non avrà effetti reali prima di un decennio, direi quello per la medicina. Sulla fiducia, ovviamente.

sabato 2 aprile 2011

Nell'uovo di Pasqua un pulcino strabico

Pasqua si avvicina, gli alberi mettono verdi foglioline che presto si incrosteranno dello smog delle città, i fiori tendono il naso verso il sole provocando allergie micidiali, le rondini tornano in massa cercando di evitare i cieli del Giappone per non trasformarsi in giganteschi pterodattili. 
In più quest'anno sarebbe da bruciare il calendario visto che il 25 Aprile e il 1 Maggio sono rispettivamente Pasquetta e domenica, perciò niente ferie sensate!
Ma una festa è sempre una festa e ai bambini piace da morire essere ricoperti di uova di cioccolata, con le carte colorate che scintillano e la sorpresa da trovare spaccando l'uovo con un pugno violento e lanciando scaglie di cioccolato per tutta la stanza, con somma gioia materna.
Ma quest'anno il pulcino dentro l'uovo nasce strabico, perchè i genitori di tutta italia tenteranno di tirargli il collo non appena scopriranno quanto costano le uova di Pasqua. 
Amici mabastini, per i dolci sono previsti simpatici rincari: da un minimo del 7% per le uova col cioccolato cinese che ti trasforma in Hulk, al 13% per quelle di marca che ti intossicano lo stesso ma più sottilmente. Per le uova di pasticceria bisognerà fare un paio di cambiali.
Vi faccio un esempio: uno di quei coniglietti dorati da 430 grammi costa 15 euro, l'uovo col ripieno morbido 30 euro, quello con le noccioline  35, gli ovetti di cioccolata possono arrivare fino a 30 euro al chilo, e avanti così.
La colomba volerà via sulle ali di un bel più 5%,  7% se farcita.
Va beh, direte voi, mia nonna, mia madre, mia sorella, mia cugina, la badante, la tata sanno fare bene i dolci, ci faremo una bella torta al cioccolato! Ed ecco la fregatura: aumenti del 15% sulle confezioni da 6 uova fresche e del 10% su quelle da 12. Che se per caso sei così matto da volerle fare sode e dipingerle te ne pentirai amaramente. E se invece ti ci volevi fare la torta, il creme caramel o quello che ti pare resti con l'amaro in bocca.
Felici?
Sono cose belle sotto le feste. Il Tacchino crescerà del 15% e il pollo del 10%. Insomma, non se ne esce.
Che poi, voglio dire, alzi la mano chi ha mai trovato un gioco decente nell'uovo di Pasqua. Sono sempre cagatine immonde che fanno praticamente il prezzo dell'uovo, perchè di cioccolato ce n'è pochissimo.
Criic criic, il pulcino dell'inflazione gratta per uscire: tutti pronti a prenderlo a mazzate!

venerdì 1 aprile 2011

Next top Porn star, il nuovo reality

Ma Bastaaa. 
L'ho detto, subito, così in apertura, per togliermi il pensiero. 
Si perchè appena ho letto che in Sud America sta per partire un nuovo reality show per chi vuole essere porno star non ho resistito, e mi sono infastidita come un randagio con le pulci e le zecche che gli mordono le chiappe. South America's next Top Porn Star!
Sarà ambientato in una casa piena di uomini e donne che aspirano all'ambito premio: girare un film porno. Daranno prova delle loro abilità recitative, sfoggiando tecniche ed arti magiche. E facendo vedere una gran dose di sesso esplicito. Come se in televisione non ce ne fosse abbastanza, come se su internet non si trovasse la qualunque. No, ci voleva il reality show pornografico. 
Sicuramente sarà praticamente impossibile distinguere tra le prove di abilità tipiche dei reality e le prove generali nelle camere. Tra fiumi di alcool e collane di preservativi, già annunciati a tonnellate dalla produzione. Eh beh, sesso sicuro, ah che serietà!
Mi domando chi parteciperà: attori già navigati? Madri di famiglia infoiate? Nonni con la dentiera di viagra? Giovani fanciulle illibate o zoccole navigate? Non lo so, e non lo voglio scoprire.

"Berlusconi si è dimesso!" Odio i pesci d'Aprile

Carla bruni: nuovo disco in dispensa per salvare Sarkozy

Povera, povera, povera Carlà con l'accento! In autunno era prevista l'uscita del suo nuovo cd, una ventina di imperdibili canzoni sussurrate dalla Premiere Dame de France, ma i sondaggi dicono che Sarkozy sta per essere sfrattato dall'Eliseo e che sarebbe una scelta saggia evitare ulteriori pagliacciate. 
Ai francesi non è piaciuta l'interpretazione di Sarkò di De Gaulle, i missili sulla Libia non hanno avuto l'effetto sperato e la popolarità del Presidente è ai minimi storici. Così la brava mogliettina ha deciso di sostenere il suo maritino posticipando al 2012 l'uscita dell'album, subito dopo le elezioni. Che gesto d'amore. Devono averle detto che Sarkò è già visto come un pagliaccio e che le sue canzoni patetiche, con la chitarrina e la vocetta di puffetta non avrebbero aiutato. E poi comunque non è che ci sarebbe stata sta fila per comprare il disco il primo giorno d'uscita, la coda sugli Champs Elysee, il tilt del server di Itunes. Ma dai, ma chi ti compra! 
Che le melodie sono delle lagne mostruose e ci vuole l'amplifon per riuscire a percepire la voce. Che in confronto Romina Power era la Callas! Che se ti travesti e vai ad X-factor la Maionchi ti prende a calci nel culo! Sarai anche una super gnocca ma canti come una ottuagenaria, che mia zia a 104 anni ci dava di do di petto più di te.
 Ma per favore. Sei la moglie del Presidente, rinchiuditi nel tuo bel palazzo e stai muta. Non cantare neanche sotto la doccia se puoi, che se qualche parigino ti sente, con quell'animo da rivoluzionari che si ritrovano, ti fanno saltare la testa.
Nel frattempo uscirà il film di Woody Allen con la comparsata della bella prima donna. Risate garantite.
Vive la France, vive la Republique!

La moglie di Bossi in pensione a 39 anni

La Lega tuona contro Roma ladrona, contro i parassiti dello stato, i vampiri delle casse pubbliche. Eppure la famiglia Bossi è la prima della lista delle sanguisughe.
Questa volta non si parla del Trota, perchè non ne vale neanche la pena nonostante la sua scandalosa posizione ottenuta grazie a papà. 
Si tratta invece di Mammà, della moglie di Umbertone, di Manuela Marrone, che è andata in pensione alla tarda età di 39 anni, e dal 1992 prende la pensione!! La pensione!!  Ma Basta!
Faceva l'insegnate e si è voluta ritirare presto, e fin qui niente di male, ma diamine di un cielo turbolento, la pensione?? 766, 37 euro al mese. Eh beh, sputaci sopra. 
Inoltre è venuto fuori che la Signora Bossi segue con passione una scuola da lei fondata nel 1998, la scuola elementare Bosina, e che nella finanziaria del 2010 avanzavano giusto giusto 800mila euro che non si sapeva a chi dare e che sono stati dati a sostegno dell'attività della Bosina. Un caso? O un bel caso di ma vaffanculo?
Intanto l'Italia affonda, l'inflazione vola al 2,5% questo mese, la benzina ha prezzi da capogiro e la gente comune non riesce a risparmiare più nemmeno 20 euro al mese.
La moglie di Bossi però prende la pensione per non aver fatto quasi niente nella vita. 
E non è la sola.

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